Incontriamo Patrizia Bega
Patrizia Bega è formatrice e coach. Si occupa di coaching individuale e anche di team coaching. Nella Fiera dei doni del mare ci offre l’opportunità di comprendere meglio e più a fondo questa modalità di condurre il coaching.
Patrizia, quali sono i punti di incontro e le differenze tra un coaching individuale e un team coaching?
Innanzitutto, coaching individuale e team coaching possono convivere in un unico intervento volto allo sviluppo dei singoli e del team nel suo complesso. Tuttavia, seppur in entrambi i casi l’uso delle domande, il mirroring e lo sviluppo dei comportamenti utili al raggiungimento degli obiettivi è comune, nel Team Coaching è il team nel suo insieme, come ente terzo, che è di più della somma delle parti, che apprende e si sviluppa per poter performare al meglio.
Inoltre, una differenza di processo è il fatto che nel Team Coaching sono coinvolti due coach; questo permette di avere una doppia osservazione delle dinamiche del team e una più efficace restituzione di quanto emerge negli incontri al team stesso.
Ci sono delle caratteristiche particolari che servono in una squadra per sfruttare al meglio un percorso di team coaching?
Il primo ingrediente è la motivazione a voler contribuire, ma anche il mettersi in gioco al di là dei ruoli formali ricoperti da ciascuno. Nel team coaching diventa inoltre fondamentale la valorizzazione delle differenze di ognuno attraverso l’ascolto di posizioni divergenti e la sospensione del giudizio.
Durante le conversazioni di coaching vengono anche allenate alcune competenze base: il fare domande per comprendere gli altri e le situazioni che il team nel suo contesto sta vivendo e la capacità di ricevere e dare feedback per favorire una comunicazione trasparente.
Il team coaching può essere complementare di un percorso di coaching individuale?
Durante l’attività di Team Coaching, possono essere avviati in parallelo dei percorsi di coaching individuale per alcuni o per tutti i membri del team, questa complementarità, nella mia esperienza, potenzia ancor più l’efficacia di un percorso di Team Coaching. La crescita dei singoli si riversa nella dinamica comunicativa e nella performance del team.
Durante il tuo incontro “Il team coaching per la crescita del team” affronterai ovviamente questo argomento. Quali sono gli obiettivi che intendi far raggiungere ai partecipanti?
Il Team Coaching è uno strumento ancora poco conosciuto in Italia; il mio intento è quello di diffondere il più possibile la conoscenza e raccontare la mia esperienza di questi anni a supporto delle organizzazioni.
Poter osservare differenti team in azione ha fatto maturare in me la convinzione che nel contesto di lavoro ibrido, fluido e costantemente chiamato ad essere flessibile al cambiamento, il Team Coaching sia lo strumento che permette attualmente ai team di evolvere e, in alcuni casi, di sopravvivere.
Quali sono le persone che, secondo te, potrebbero essere maggiormente interessate all’incontro?
A livello organizzativo, responsabili o addetti al Servizio Risorse Umane interessati a diffondere la cultura di Team nelle organizzazioni e a far sì che le persone insieme possano performare al meglio; in generale, è rivolto a chiunque gestisca un team e abbia voglia di apprendere gli strumenti del Team coaching per applicarli al proprio quotidiano.
Come definiresti questo incontro con tre aggettivi?
Attuale, leggero, interattivo.
Una risposta
Complimenti Patrizia.
Impeccabile, come sempre!