Cosa ce ne facciamo del tempo?
Indipendentemente da ciò che noi decidiamo di fare col tempo e nel tempo che abbiamo a disposizione, questo esiste e trascorre. Noi siamo molto interessati al tempo, ma è un interesse unilaterale; il tempo è del tutto indifferente a noi e alla relazione che con lui ognuno di noi decide di instaurare.
Accanto alla parola tempo mettiamo tanti verbi che narrano come noi conduciamo la nostra vita, come affrontiamo i nostri impegni, la responsabilità che ci assumiamo di fronte ai ruoli che ricopriamo. Usiamo perciò il tempo come elemento comune a tutta l’umanità per esprimere chi siamo, come ci relazioniamo con gli altri, come gestiamo la nostra vita.
Giochiamo qualche minuto a interpretare alcune tra le più comuni modalità di raccontare le azioni che ci illudiamo di svolgere nei confronti del tempo.
Risparmiare tempo
Quale tipo di investimento facciamo quando decidiamo di risparmiare il tempo? Quanto tempo riusciamo ad accumulare quando lo risparmiamo? E quale interesse otteniamo da questo tipo di investimento?
È chiaro che il tempo non si può risparmiare, né accumulare.
È importante che il tempo sia usato bene, sia nella quantità sia nella qualità. Cosa vuol dire ciò? Vuol dire innanzitutto che dobbiamo avere ben chiari gli obiettivi che vogliamo raggiungere per riuscire a decidere quali sono le cose importanti da fare e scegliere quanto tempo dedicare alle diverse attività della nostra giornata. Significa anche dare il valore corretto ai nostri impegni, per non rischiare di lasciare in un angolo della nostra vita elementi importanti e preziosi, mentre siamo distratti dalle incombenze urgenti ma, di fatto, poco significative.
Il tempo scorre, non abbiamo la possibilità di risparmiarlo, di guadagnarlo, di donarlo o di chiederne un po’ in prestito. Limitiamoci a vivere la nostra vita con consapevolezza e con la gioia di sapere che stiamo facendo il meglio per noi e per gli altri (e non è un “limitarsi”; è una gran cosa!).
Perdere tempo
Quante volte capita di aggirarsi per casa con lo sguardo di un segugio, cercando disperatamente il cellulare o gli occhiali? “Eppure, li avevo lasciati qui! Dove posso averli appoggiati?”. Vi è mai successa una situazione del genere? Se la risposta è no, complimenti!
Vi è mai capitata una situazione simile in cui ciò che state cercando, perché non vi ricordate dove l’avete appoggiato, è il tempo? In questo caso, c’è da sperare che la risposta unanime sia no, altrimenti la situazione è quantomeno bizzarra.
Eppure, senza che ci affanniamo a cercarlo, quante volte capita a ognuno di noi di lamentarci di aver perso tempo? Cosa vogliamo esprimere con questa frase?
Dietro a questa affermazione si cela la frustrazione e il rammarico di accorgersi di esserci dedicati ad attività e impegni per noi senza valore. È questo il tasto dolente. Quante volte riempiamo le nostre vite di cose senza importanza?
“Senza importanza” non significa “senza importanza per noi”; nella vita non siamo soli, ci sono i nostri cari, il lavoro, la società in cui viviamo, i colleghi, l’azienda in cui esprimiamo la nostra professionalità. Come si diceva prima, il valore può essere riferito alla nostra persona o a ciò che entra nella nostra vita, con livelli di coinvolgimento intellettuale, emotivo, affettivo e spirituale diversi. Ma tutti ugualmente significativi.
Quando invece abbiamo la sensazione di aver perso tempo è perché abbiamo dedicato momenti irripetibili della nostra esistenza a qualcosa che non li meritava.
Correre contro il tempo
Quando corriamo contro il tempo significa che stiamo ringiovanendo? Magari! Verrebbe voglia di farlo spesso, se solo ne avessimo l’opportunità…
A parte gli scherzi, è possibile correre contro il tempo? Sicuramente no, proprio perché, almeno per ora, non siamo in grado di invertire la direzione di marcia dello scorrere della vita. E allora, quando usiamo questa frase, qual è il messaggio che stiamo passando a noi stessi e agli altri?
Forse, stiamo descrivendo lo stato di grande ansia che sta accompagnando il nostro fare. Purtroppo, l’accelerazione del nostro battito cardiaco e del nostro respiro, l’aumento della nostra pressione sanguigna, i pensieri che si affastellano disordinatamente nella nostra testa, la sensazione di dover soccombere sotto una valanga di impegni non ci aiutano a essere efficaci nell’affrontare le situazioni complesse, importanti e urgenti della nostra vita, sia essa personale o professionale.
Meglio respirare a fondo, analizzare con calma, assegnare le giuste priorità, valutare se possiamo delegare o farci aiutare, e poi fare, una cosa per volta, e farla bene, per non doverla rifare o creare ulteriori motivi di ansia.
Il tempo non è qualcosa da combattere o da sfidare in una gara. Il tempo è. Che a noi piaccia oppure no; che noi esistiamo oppure no; che noi vogliamo fare mille cose malamente, farne dieci bene, o fare assolutamente niente.
Rubare il tempo
Cosa fa, di solito, un ladro? Ruba per usare o per rivendere. Insomma, ruba per trarne un guadagno. Lo fa con destrezza, oppure scassinando qualche serratura, eludendo i sistemi di controllo o, peggio, minacciando con le armi.
Il tempo non può essere rubato, in nessun modo. Perché il tempo non ci appartiene.
I ladri di tempo, poverini, sono i capri espiatori della nostra disorganizzazione, della nostra incapacità di scegliere cosa è veramente importante, della nostra mancanza di coraggio per fermare una persona che ci distoglie dai nostri impegni con chiacchiere insulse o pretese egoistiche.
I ladri di tempo deresponsabilizzano le loro vittime; accolgono accuse infondate e, peggio di tutto, non ne traggono alcun vantaggio.
Se per caso pensiamo di essere noi dei ladri di tempo, una cosa utile può essere scegliere un altro mestiere più redditizio!
Gestire il tempo
“Per superare questo momento di super impegni, ho deciso che per i prossimi quindici giorni la giornate dureranno 36 ore, ognuna delle quali durerà 120 minuti”.
Questa potrebbe essere una eccellente gestione del tempo. Peccato che non sia possibile.
Il tempo non può essere gestito; come abbiamo già detto, noi possiamo gestire le nostre attività, decidendo cosa fare in prima persona, cosa possiamo delegare, il livello di attenzione e qualità da dedicare a una specifica azione, cosa eventualmente possiamo rimandare.
Il tempo, fortunatamente è quello e rimane tale, indipendentemente dai nostri desideri.
Rispettare il tempo
Forse il gioco sembra un po’ monotono, ma vale la pena ricordare che ciò che dobbiamo imparare a rispettare è la nostra vita; come la usiamo, come la dedichiamo a chi e a cosa è importante per noi e per gli altri.
Questa è l’unica forma di rispetto che vale la pena di perseguire con forza, ogni giorno della nostra vita.