Uno dei più bei libri di Tiziano Terzani è “Un indovino mi disse” in cui l’autore narra di quando un indovino, nel 1976, gli fece una previsione alquanto inquietante: nel 1993 avrebbe corso un gran rischio di morire durante un volo.
Dopo tanti anni, Terzani non dimentica la profezia e decide che, per quei prossimi 365 giorni, non si sarebbe spostato con l’aereo, scegliendo mezzi di trasporto alternativi.
Inizia per lui, attraverso quella scelta, una delle esperienze più straordinarie della sua vita.
Passo dopo passo
Passo dopo passo, chilometro dopo chilometro. Il viaggio ci conduce, ci ispira, ci sorprende. È la scoperta di come possiamo essere diversi, se solo accettiamo di trovarci in un posto diverso. È trovare paesaggi, e luci, e suoni, e profumi a cui non avevamo mai pensato.
E tutto ciò che di nuovo riesce a entrare in comunicazione con noi, ci cambia irreversibilmente e ci fa diventare persone nuove, arricchite di ciò che per noi, fino a quel momento, non esisteva.
La magia di una nuova pozione alchemica si è completata e la nostra vita non sarà più la stessa.
Il viaggio più bello
Il viaggio più bello è quello che facciamo. Come la vita più bella è quella che viviamo.
Appoggiare i nostri piedi su una strada di cui non conosciamo il disegno e la fine; guardare un orizzonte dalle sfumature ancora in divenire; sentire che i nostri pensieri stanno ricevendo un’energia che ancora non ci era stata permessa.
Questo è il viaggio. E quando viaggiamo nasciamo di nuovo, e di nuovo. Ogni volta che troviamo un luogo che ci accoglie con un abbraccio a noi ancora ignoto.
Viaggiare è crescere
Si viaggia per crescere, o forse si cresce per poter viaggiare. Viaggiando si cresce, senza che ve ne sia l’intenzione o il desiderio, proprio perché ogni viaggio è una piccola vita dentro la vita, e la vita non può esistere senza la crescita.
Viaggiamo anche stando fermi, tutte le volte che decidiamo di voler conoscere qualcosa di nuovo, su di noi, sugli altri, sul mondo di cui siamo parte. E sono sempre viaggi meravigliosi.