Il 16 e il 23 giugno scorsi, Modus Maris ha organizzato due eventi – uno a Milano e uno a Roma – riservati esclusivamente ai suoi clienti, per parlare di crescita e di sviluppo manageriale partendo dall’arte.
A Milano, la protagonista è stata la pinacoteca di Brera; a Roma, la visita è stata presso la galleria Colonna. Due siti di straordinario valore artistico per confrontarsi su due temi fondamentali per la crescita e lo sviluppo dell’essere umano: la prospettiva e la riflessione su di sé.
La prospettiva è ciò che imprime significato e profondità a un’opera d’arte; è ciò che guida lo sguardo e l’attenzione di chi osserva. Parlare di prospettiva significa riflettere sull’Uomo e sulla sua capacità di interpretare la realtà da innumerevoli punti di osservazione. L’analisi di alcune tra le tante opere d’arte custodite a Brera, ha portato a considerare la prospettiva come il punto di partenza e contestualmente di arrivo della capacità umana di creare dal vuoto di una griglia, o da una concezione spazio-temporale, sintesi del ragionamento matematico e filosofico dell’artista.
La sontuosità e gli specchi della galleria Colonna portano a recuperare il senso del riflettersi e guardarsi attraverso un feedback imparziale e neutro che, senza giudizio, restituisce all’individuo l’immagine di sé. Ampliando il concetto, si può dire che l’arte, da sempre, ha rappresentato una ricca fonte di riflessione, ispirazione e nutrimento emotivo, cognitivo e spirituale. Nell’arte possiamo riconoscerci e allargare la nostra visione del mondo e di noi stessi. Attraverso la creazione, l’osservazione e l’interpretazione del contenuto artistico, l’Uomo cerca, produce e comunica significati, valori e visioni, condividendo parte del proprio vissuto.
Entrambe le esperienze sono riuscite ad accostare emozioni e riflessioni profonde, momenti formativi in cui le persone hanno avuto l’opportunità di diventare esse stesse fulcro e contemporaneamente destinatario di un evento formativo che, pur arrivando dall’esterno, si è generato spontaneamente all’interno della coscienza.
Questo è ciò che può fare l’arte per la formazione. Può lanciare stimoli e suggestioni che non si fermano all’esperienza, ma si sviluppano autonomamente sin dal momento in cui si viene a contatto con l’opera.
Arte per formare. L’espressione più alta dell’intelletto, dell’ingegno, della sensibilità e del genio umano diventa veicolo di eccezionale efficacia per intraprendere un personale percorso di crescita; per vivere la metafora del proprio cammino di sviluppo, di consapevolezza di sé e del proprio ruolo come la creazione e la realizzazione di un’opera d’arte. L’arte diventa così spunto e meta da cui iniziare e a cui tendere durante la strada che accompagna il cammino di ognuno.