Incontriamo Maria Incatasciato
Maria Incatasciato, una dei soci fondatori di Modus Maris, ci racconta il workshop “Evoluzione del femminile e cicli di vita”.
Maria, donna e imprenditrice. Ruoli che sempre più entrano a far parte della vita dell’universo femminile. Quali sono, secondo te, le evoluzioni più significative che hanno accompagnato la donna in questi ultimi anni?
Credo che le evoluzioni-rivoluzioni più significative siano state fatte da molte donne del passato che sono riuscite a rompere alcuni schemi di ruolo e hanno aperto le frontiere delle possibilità alle donne di oggi. Cito, solo per ricordarne alcune, le donne che si sono battute per accedere all’istruzione superiore, donne che hanno dato seguito ai loro sogni diventando aviatrici, medici, scrittrici, pittrici, ingegneri, astronaute, magistrati, etc. per arrivare alle evoluzioni del nostro quotidiano che riguardano non tanto la conquista di qualcosa che non era dato alle donne, ma la “cessione” agli uomini di mansioni normalmente presidiate da donne. Oggi molti più padri, ad esempio, sono coinvolti attivamente nel cambiare i pannolini, nel portare i figli dal pediatra o nel seguirli nel fare i compiti; molti più uomini cucinano per le loro famiglie e puliscono la casa, e così via. I confini, prima molto più netti, tra chi di solito si sarebbe dovuto occupare di alcune attività e chi no, si stanno assottigliando e il cambiamento culturale avviene quando non ci stupiamo più di vedere una donna al volante di un TIR e un uomo ad assistere un malato.
Quindi, per rispondere alla tua domanda, le evoluzioni oggi significative sono proprio quelle che avvengono nelle nostre piccole vite quotidiane, quando riusciamo ad abbattere schemi mentali all’interno dei quali ci sentiamo più o meno “idonee” per poter vivere qualcosa o riteniamo l’altro (il maschile) più o meno idoneo a sostituirci nei compiti di cui siamo solite occuparci. Quindi, è una evoluzione che riguarda da un lato il coraggio, dall’altra la condivisione.
La storia dell’umanità, sin dai tempi della antica mitologia greca, ha rappresentato molte virtù (e anche qualche vizio) attraverso affascinanti e intriganti ritratti femminili. C’è, tra le tante, una divinità femminile con la quale trovi maggiori affinità?
Naturalmente sì, fin da piccola ho avvertito fortemente il richiamo di una dea, ed è Artemide. Oggi, con la nascita di mio figlio e con il percorso professionale che ho intrapreso con la Modus Maris, hanno preso e stanno guadagnando spazio anche altre dee, che restano dee minori ma la cui presenza si è fatta più frequente.
Qual è l’approccio che userai nel tuo workshop “Evoluzione del Femminile e Cicli di vita” per guidare l’esplorazione degli archetipi femminili e giungere alla riflessione sull’influenza che questi esercitano nelle scelte e nella vita quotidiana?
La mitologia greca ci offre una pluralità di archetipi che parlano all’uomo e dell’uomo. Nella nostra cultura, l’arrivo del monoteismo, che invoca l’unicità di un dio, ha bloccato le opportunità di specchiarsi e di accogliere le tensioni interiori. I conflitti, oggi, tendiamo a risolverli o annullarli; le scelte diventano assolute impedendo ai nostri aspetti in minoranza di continuare ad avere voce e spazio. Spesso, un archetipo prende il sopravvento annullando tutti gli altri, finiamo così per rincorrere l’ideale della mamma perfetta, della donna in carriera, della brava moglie, dell’amante, etc. ignorando che dentro ogni donna coesistono aspetti differenti e spesso in tensione che hanno uguale dignità di esprimersi.
Il workshop coinvolgerà i partecipanti nell’esplorare le principali figure archetipiche delle dee greche-romane al fine di riconoscere in ogni donna le diverse dee che guidano emozioni, desideri, ideali, senso del dovere anche considerando il nostro ciclo vitale e la nostra età anagrafica. La finalità ultima è liberare l’espressione di una pluralità interiore che possa riequilibrare le voci in conflitto.
“Evoluzione del Femminile e Cicli di vita”. Un workshop per sole donne?
Il workshop del 23 gennaio 2022 è per sole donne. Per motivi di tempo non sarà possibile esplorare anche gli archetipi maschili. Parlare di maschile e femminile in realtà porta fuori strada: è più corretto parlare del femminino e del mascolino, elementi presenti sia negli uomini sia nelle donne. Correggendo il nostro linguaggio diventa palese, come nel simbolo dello Ying e Yang, che dentro ogni uomo alberga il femminino e dentro ogni donna il mascolino. Quindi, l’evoluzione della pluralità interiore è assolutamente un percorso aperto a tutti.
Se ti chiedessi di sintetizzare questo tuo workshop usando solo tre aggettivi, quali sceglieresti?
Onirico, plurale, giocoso.